martedì, gennaio 09, 2007

Capitolo 1: Falsa partenza, partenza, arrivo.

Premessa: non so da dove cominciare, non so bene che stile vorrei dare, divertente, dettagliato, sostanzialmente non so un cazzo. Morale della favole scriverò come mi viene, se vi piace bene, se vi annoiate mi dispiace; farò il possibile. Come forse alcuni di voi sanno, non sono partito il 4 gennaio, perchè una volta arrivato in aeroporto ho saputo che l'aereo da Francoforte aveva un forte ritardo, quindi mi hanno dovuto spostare il biglietto al giorno dopo, altrimenti avrei peso la coincidenza. E' stato strano rimanere un giorno in più quando con la testa ero già in viaggio, ma decisamente piacevole. Ho potuto accompagnare Marilena a comprare il portatile nuovo, ed in parte ha un po' stemperato la tensione che c'era prima della partenza. Il giorno dopo invece tutto regolare, partenza, cambio a Monaco, cambio a Washington, e poi dritti su Raleigh. Fortunatamente nessun problema di sorta, nessun ritardo, nessuna menata alla dogana. Sono arrivato a casa alle 19 locali, 6 ore indietro rispetto all'Italia, quindi alle vostre 1. Devo ammettere che sulle prime, quando ho visto la camera ci sono rimasto abbastanza di merda. Praticamente è una veranda (tre finestre che danno sull'esterno), riadattata a camera, non troppo grande, con l'armadio costituito da un'asta attaccata al muro (quindi polvere portami via), e una serie di cassette di plastica trasparenti stile Ikea. Sono andato a letto abbastanza giù di morale, per più motivi, ma prima per fortuna è passato a salutarmi il mio amico americano Jacob, così ho potuto fare due chiacchere, sfoghicchiarmi un po', sentirmi un po' meno solo. Devo ammettere che il giorno dopo, a freddo, e senza tutta la stanchezza del viaggio, le cose hanno assunto una piega un po' diversa. Mi sono guardato intorno, ho iniziato a vedere anche le cose positive, e non solo quelle negative della situazione, cercando di capire cosa potevo fare nella stanza. Ho parlato con il padrone di casa , e devo dire che la sua disponibilità e gentilezza ha avuto un ruolo determinante nel mio umore. Non che avessi grossi margini di ripensamento (avevo già lasciato un deposito di 490$), ma qualche momento il dubbio di aver fatto una cazzata si stava insinuando. La stanza ha le sue pecche, come già detto, ma anche le sue cose positive, ed in fondo avere un posto un po' bruttino, oltre che non essere poi così problematico per 4 mesi, è anche una sorta di sfida nell'arredarla, per renderla più piacevole. Le altre stanze sono molto più belle, ma in un certo senso più “anonime”, nella loro perfezione americana. Questa fa cacare, ma tra un po' farà un po' meno cacare, e sarò io il responsabile di ciò (buah buah buah, risata satanica). Il primo giorno se n'è andato così via velocemente, tra qualche vestito messo via, qualche idea sul da farsi, un pranzo con padrone (che, da amante di vini, ha aperto un banale chianti classico e l'ha messo nel decanteur nonostante fosse del 2005 o 2006, per poi sorseggiarlo come fosse un Barolo...anche ovviamente apprezzo il gesto...) e coinquilini con la vecchia aglio, olio e peperoncino, e poco di più... A proposito del gesto....lo si apprezza anche perchè in mattinata ho fatto la mia prima spesa al supermercato, e i prezzi dei vini sono allucinanti (10-15$). Lo shock generale anche lì comunque è stato notevole, e non posso negare di essermi chiesto dove cazzo fossi finito, dopo aver visto il famosissimo Salame di Genova (???), la mozzarella a fette da mettere nei sandwich, la mozzarella in buste senz'acqua (praticamente delle palle bianche avvolte dalla plastica), altre diverse chicche che spero potrò documentare presto. Vorrei dire altro, ma mi rendo conto che sono già stato fin troppo lungo e palloso. La cosa strana è che prima di partire pensavo avrei scritto email a destra e a manca e post su post, fotografie, etc., e invece mi scopro con non molto tempo libero...almeno per ora. Salumi e baci. A grande richiesta ecco le foto della casa

3 commenti:

ciccio u'bares ha detto...

mettici una foto della veranda lellun.
pando ti ricorda qualcosa, stastoria della veranda?

un abbraccio

paolo

Metello ha detto...

Lo farò. Anch'io ho subito pensato al Pando...stanotte ha fatto freddino, fortunatamente la stufetta elettrica del padrone fa un egregio lavoro oltre al riscaldamento.

ciccio u'bares ha detto...

ciao metello,
sono Silvia..la tua stanza mi è piaciuta un sacco, hai tantissima luce