Ieri ho evidentemente preso alla leggera la situazione, e quando sono tornato a casa ho realizzato alcune cose che non avevo preso in considerazione. Intanto, la luce non era tornata, ed ho enormemente apprezzato che il padrone di casa avesse lasciato, senza che nessuno glielo avesse chiesto, una torcia e una lampada ad olio a testa.
Il problema è che: il frigo non funzionava, la cucina non funzionava, il riscaldamento non funzionava, l'acqua calda non c'era. In realtà dovrei cambiare i verbi al presente, visto che stamani era uguale, ma mi piace pensare che di qui a stasera la situazione cambi.
Alcune considerazioni: Ieri mi sono sentito in un paese del terzo mondo. Ma come cazzo si fa a mettere la corrente su dei mini tralicci di legno, quando una volta ogni due anni almeno, gli alberi vanno già e ti isolano quartieri interi!? Mettere le linee sotto terra no? Mah... a volte ti fanno cadere i coglioni, geniali per certe cose, tontoloni per altre. Seconda: adesso capisco perchè alcuni americani sono paranoici, perchè se va via la luce sono completamente fottuti, completamente. Del resto noi saremo presto nella stessa situazione: almeno quando c'era la caldaia a gas restava riscaldamento e acqua calda (oltre che la cucina ovviamente) ci si poteva parzialmente salvare, oramai con le caldaie a elettricità siamo fottuti anche noi.
Terza: era dai tempi in cui ero in Africa che non toccavo con mano quanto l'elettricità è importante, il senso di sicurezza che una stupida luce ci può dare, e le paratìe che ci ergiamo intorno grazie alla tecnologia, vedi internet su tutte. Senza internet mi sparerei nelle palle, e mi chiedo come abbia fatto Alessandro tutti questi mesi in America senza connessione e senza televisione. La televisione fa schifo, ma internet ogni tanto ti aiuta... Ora...si può far tutto nella vita, anche stare seza internet, però...
Ultima considerazione: Ieri, mentre tornavo a casa di notte, nell'oscurità totale, ho solo vagamente immaginato come deve essere stare in una zona sfollata per catastrofi, con sciacalli in giro che cercano di fottere tutto quello che possono. Al latrato di un cane ho fatto un salto di trenta centimetri e sono arrivato a casa col cuore in gola.
martedì, aprile 17, 2007
Piove, governo ladro, parte seconda
Pubblicato da Metello alle 5:45 PM
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5 commenti:
Il salto al latrato di un cane mi succede spesso anche a mezzogiorno se il cane è chiuso e ha la museruola e la camicia di forza...anche se non ho paura dei cani spesso sono sovrappensiero. Secondo, dalle foto si vede bene che la tua è una situazione fortemente bucolica, e in effetti la casa ha un che di prefabbricato, quindi sei sulla buona strada...
sulla buona strada per cosa?
Non è bucolica, è maiolica, cioè è maiala, visto che ancora sono senza elettricità.
Sulla buona strada per vivere da sfollato.
necessita di verificare:)
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