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martedì, gennaio 30, 2007
Otto giorni di banalità e follie
Capitolo X: Otto giorni di banali pensieri Saluti a tutti. Breve e noioso riassunto della mia vita negli ultimi 8 giorni. Chiedo venia per aver saltato la tappa del post finesettimanale, ma il tempo mi è letteralmente sfuggito di mano. Dunque, cos'è successo negli ultimi 8 giorni? Direi una cippa! Niente di nuovo, proseguo con le mie fantastiche lezioni, e lezione dopo lezione mi trovo sempre meglio con gli studenti, e naturalmente spero loro che sia lo stesso per loro con me. Piano piano continuo a imparare nuove piccole cose che conviene fare qua legate ai corsi, niente di particolare, ma cosette da non dare per scontate con gli studenti (come invece credevo). Ho iniziato a sfruttare regolarmente la piscina, di cui mi piacerebbe provvedere presto una foto, quindi ormai dopo ogni lezione del lunedì e del mercoledì vado in piscina. In ufficio mi prendono già per il culo chiamandomi “l'uomo degli sport”, ma d'altra parte voglio proprio sfruttare questa cosa della piscina. Non sono mai riuscito a dare continuità al nuoto, e istintivamente sento che mi piace farlo, ma non riesco mai a raggiungere un livello fisico tale da godermelo, quindi questa è l'occasione migliore per provarci. Che altro...venerdì sono uscito regolarmente con il dipartimento, dando prova al secondo bar di grandi qualità calcinistiche (e qua già so che in molti ridono sapendo che in realtà rispetto a tanti altri non sono certo un fulmine di guerra...). Sabato è stato il grande giorno, e qua viene il bello. Si perchè dovete sapere che...beh insomma, già si sa che la veranda non è proprio una gran stanza, anche se sinceramente sto apprezzando sempre di più questa casa giorno dopo giorno, quindi mi sto divertendo a fare il fricchettone, o comunque migliorarla. Prima tappa di ciò è stato, dopo circa una settimana che ero qui, lo spostamento dei mobili, di cui forse vi avevo già riferito, comunque adesso sembra molto più grande. Poi sono passato agli acquisti folli: Cosa ci farò con questa roba (che roba?) a Maggio non lo so, ma per ora mi diverto, poi si vedrà. Mi diverto come? Veniamo al dunque. Il primo acquisto è stato uno scaccia-pensieri, o campane da vento che dir si voglia. Piccolo problema: non avevo valutato la grandezza della cosa, sono enormi! Praticamente la più grande è quanto un mio braccio; pensavo di appenderle sopra la porta, ma alla fine ho dovuto metterle di lato. Sono comunque riuscito a collegarle alla porta, così che ogni volta che apro/chiudo suonano. Ahhhhh.... Ma ora viene il bello, si perchè tornando a sabato...avevo cercato sulla pulce locale una fontana. Si ragazzi, avete capito bene, una fontana da interni. Ne ho trovata una nuova di zecca, che una tipa mi ha dato per 12$, era un regalo di natale, ma lei non la voleva, ed ecco la fontana in veranda! Raggiungere la casa della tipa è stato veramente un macello, ma mi sto rendendo conto che girare in bici è comodissimo. Per la strada ho trovato solo quartieri residenziali, con case, casine, casette, complessi di appartamenti, abbastanza immersi nel verde, che qua è abbastanza una costante. Il che è a tratti vagamente inquietante, perchè non c'è neanche un negozio per queste strade, per strada quindi non c'è nessuno, se non a volte qualcuno che lava la macchina in giardino. Dove fanno la spesa, vi chiederete voi? In the middle of nowhere, di solito lungo la simil-superstrada che circonda la doppia cittadina di chapel hill/carrboro, ogni tanto ci sono delle specie di isole di asfalto, dove si trovano dei centri commerciali= 10-15 negozi tutti insieme, che hanno un po' di tutto. Questo è veramente strano per me, ma tant'è. Tra l'altro ho scoperto un ottimo supermercato biologico, dove si trova il caffè lavazza e altre cose, a volte care da spavento, altre non troppo. Purtroppo non posso allegare ancora foto del supermercato, ma lo farò presto, devo farvi vedere: mozzarella a fette, palla di mozzarella senz'acqua, zucchini biologici a 2,5$ cadauno (si, cadauno cazzo). E veniamo a ieri...solito tran tran, lezioni, piscina...dopo la piscina Carlos mi aveva invitato a prendere una “cervezita” da Linda's (il posto del calcetto). Detto fatto...se non fosse che ivi arrivato, avevo una fame della Madonna, morale della favola, mi sono sverginato sotto il profilo hamburgeristico: bacon cheeseburger con peperoncino. Yes! (I'm a man). Veramente buono...non lo prenderei in altri posti, e lì me lo avevano consigliato, ma veramente notevole. Oramai ragazzi sono stato assorbito dalla cultura locale, sorseggio acqua marrone e calda in un bicchiere con un coperchio di plastica per berlo mentre cammino o in ufficio, e mangio hamburger. Sono fottuto, mi sto fottendo il cervello, e temo che la parabola preveda altre numerose tappe verso il basso, non ultima il post hamburger, con 5 birre, rientro a casa, e risveglio stamattina con cerchio alla testa. Menghia! Menomale oggi non ho lezioni se non la tavola italiana alle 5... Vi saluto con qualcosa che forse qualcuno apprezzerà...
Pubblicato da Metello alle 4:51 PM 4 commenti
lunedì, gennaio 29, 2007
lunedì, gennaio 22, 2007
Capitolo 4: Chiamatemi Coach!
Capitolo x: secondo fine settimana: chiamatemi Coach. E' stata una settimana molto dura. Ho lavorato come un porco, anche io giorni in cui non ho lezione comunque andato al campus, per finire di definire alcune cose, e in parte non ho ancora finito. Le lezioni vanno abbastanza bene, così come il mio processo di acclimatazione nell'area. Il clima è piuttosto freddo, piovoso, sembrava dovesse nevicare di nuovo ma non credo che lo farà. Venerdì sono andato ancora una volta a un pub con quelli del dipartimento, stavolta senza bici, e per fortuna, visto che al ritorno era un freddo allucinante (penso -5). Ieri invece sembrava che ci fosse un pigiama (o preferite pijama?) party dalle spagnole, che poi però è saltato. Morale della favola: Tardo pomeriggio e serata di ieri passata a pulire la stanza, casa (entro certi limiti visto che sono l'unico che si prende la briga di dare il cencio a terra) e fare il bucato. Come direbbe Marco sto diventando un ometto: a me piace pensare che sto diventando un casalinguo. Tra l'altro, ieri primo corpo a corpo con ferro e camicia (mai stirato in vita mia, esordire con una camicia non è un'idea geniale?). Direi che è finita in pareggio, un onesto 2 a 2, ma devo dire che non è andata male, almeno non come mi sembrava sulle prime. Ieri è stato forse il primo momento in cui ho avuto il tempo di avvertire un po' di “vuoto”. Da quando sono arrivato ho girato come una trottola, e non mi sono quasi accorto che venti giorni sono già passati, non ho avuto potuto prendere molta coscienza di dov'ero, cosa stavo facendo, perchè. Questo vuoto a tratti mi faceva paura, da lontano, ma sono stato contento che ci fosse, perchè senza il vuoto non si apprezza il pieno, e perchè non ci si può riempire il tempo a causa dell'horror vacui. Non che io lo stessi facendo, ma dei momenti di pausa ci vogliono. Per il resto sono stato molto contento di aver scoperto la piscina del campus, gratuita, come del resto quasi tutte le facilitazioni per gli studenti, e che tra i servizi comprende la distribuzione di asciugamani puliti, ti asciughi e glielo restituisci zozzo. Avanti un altro. Non è geniale? Per non parlare delle docce con il distributore di sapone. Per tanti versi è veramente un altro mondo, sono pratici, a volte anche troppo, ma essenzialmente pratici, o pigri se volete, dipende dai punti di vista. Poi ho scoperto grazie al mio amico Jacob un supermercato di prodotti biologici e/o naturali molto grande, caro assatanato, ma non sempre, e con tanti prodotti di ottima qualità, tra l'altro è a circa 10 minuti di bici da casa mia, quindi non male. Infine l'ultima cazzata che ho fatto, tanto per complicarmi la vita, mettere carne al fuoco. Ieri mi sono iscritto a un'associazione volontaria che organizza squadre e tornei di calcio amatoriali, mi hanno chiesto se volevo fare l'aiuto allenatore a una squadra, detto fatto. Due ore alla settimana, prima dei miei allenamenti. Spero di non pentirmene, ma tanto se ne riparla tra 2 mesi (inizia a marzo), i pargoli dovrebbero avere sugli 11 anni. A Firenze difficilmente avrei potuto fare questa esperienza, sono contento di poterla fare qui. E' tutto: scusate il tenore serio, ma stavolta gira così. Oggi mi ero portato la macchina al supermercato per fare foto a cose che voi umani non potreste neanche immaginare, ma poi non ce l'ho fatta, sarà per le prossime puntate. P.S: Sto leggengo “Addio alle armi” in inglese.
Pubblicato da Metello alle 4:15 AM 1 commenti
giovedì, gennaio 18, 2007
Capitolo 3: Il primo fine settimana
Sono stanco e non so quanto riuscirò a scrivere, del resto il tempo corre, e non posso aspettare ancora molto per raccontarvi quel poco che è successo senza che nel frattempo si sovrapponga altro. La settimana passata si è conclusa con la seconda lezione, venerdì scorso. Devo dire che le cose vanno abbastanza bene, e che sto prendendo le misure al corso che attualmente mi dà qualche difficoltà in più, visto che dagli studenti ci si aspetta un livello che mi sembra non abbiano. Venerdì sera è stata la volta della mia prima uscita serale: tutti i venerdì sera la mailing list dei graduate students (cioè quelli già con una laurea di primo livello che stanno facendo il master (il nostro biennio) o il dottorato) mandano una mail per dire dove si ritrovano, e così è stato anche stavolta. Devo dire massiccia presenza degli spagnoli, con cui per ora mi trovo molto bene. A proposito di spagnolo...ho iniziato il corso nel livello di principianti avanzati, e alla fine sono stato “promosso” nel livello intermedio 1. Venerdì ho il primo quiz, e non ho molto tempo per studiare. Le infide eccezioni di ser ed estar mi attendono al varco. Tornando alla serata di venerdì...non è che ci sia molto da dire, però sono stato abbastanza bene, ho trincato e sono tornato a casa in bici. Tra l'altro proprio venerdì per andare al pub ho scoperto una cosa geniale, e cioè, come mettere la bici sull'autobus (ve l'ho detto che gli autobus sono gratis?). Praticamente c'è una griglia davanti al muso dell'autobus che si tira giù (lo fa chi ha la bici, il conduttore non è autorizzato a scendere), si mette la bici su e poi la si assicura con una specie di braccio a molla. A scendere procedura inversa, tempo medio: 1 minuto. Incredibile. Morale della favole: Non mi devo fare 20 minuti di salita tutte le volte che vado al campus, ma mi porto comunque la bici, così torno quando cazzo voglio, senza orari e senza fatica, visto che è tutta discesa. Sabato sera sono uscito di nuovo con gli amici della finlandese e del cecoslovacco, tutta gente abbastanza di bassa lega, ma visto che mi era stato offerto di uscire non mi andava di rifiutare e barricarmi in casa il sabato sera. Comunque niente di chè. In questi giorni ho avuto il tempo di “giocare” al casalinguo: ho fatto il bucato, ho avuto il tempo di cucinare, ho rivoluzionato la mia stanza spostando il letto (metterò foto). Infine lunedì sono andato a correre vicino casa con Petar, scoprendo un po' il bosco in cui spero potrò andare a correre quando farà più caldo (era abbastanza fangoso), e il vicinato. Tutto qua. Nell'attesa dell'esordio calcistico in quel di Chapel Hill (niente torneo a cui dovevo iscrivermi – giocherò al campus dove dovrebbe esserci un altro torneo e giocare con la squadra di lingue romanze), qua è venuto il freddo. Siamo sugli zero gradi, al ritorno di oggi in stanza temperatura al minimo storico (13,7° - Enjoy!) e minaccia neve per domani. TA TA TA DAH!
Pubblicato da Metello alle 5:24 AM 0 commenti
martedì, gennaio 16, 2007
Piccoli aggiornamenti tecnici
Alcune piccole novità: dalla notte scorsa ho aggiunto il mio meteo sul lato sinistro del blog. In più ho settato il blog in modo che anche chi non è iscritto a blogspot possa scrivere nei commenti senza essere registrato (leggi Pando, che ancora ogni tanto mi chiede come si aprono i file .zip, e mistico, che si collega a internet con il telefono senza fili fischiando nel modem 56k). Non l'ho mai detto esplicitamente, lo faccio ora: se qualcuno come Paolo vuole il titolo di "contributor", cioè la possibilità di scrivere nel blog, non deve fare altro che chiederla. Non mi sono posto troppo il problema visto che non credo la cosa interessi particolarmente, ma nel caso chiedetemelo. Appena trovo la combinazione di tempo+voglia scrivo due righe sul mio primo finesettimana in terra straniera. Non che ci sia molto da dire, ma tanto per tenervi aggiornati. Bona!
Pubblicato da Metello alle 3:47 PM 0 commenti
mercoledì, gennaio 10, 2007
Capitolo 2: Il campus
Capitolo 2: Il campus Finalmente, dopo due un finesettimana in cui a malapena sono riuscito a vedere un po' di città e di campus sotto una pioggia battente, ieri sono arrivato per la prima volta al dipartimento di lingue romanze. Un edificio piuttosto grande, in cui ci sono aule, uffici, stanze dei professori. Naturalmente non potevo esordire se non con una cazzata, e così ho pensato bene di presentarmi con tutti i documenti, ma senza passaporto. Yes, sir. Torno a casa, prendo il passaporto, vado alla fermata. L'autobus nel frattempo è già passato, ma mentre aspetto il successivo scopro altre due linee che potrebbero fare al caso mio, ci provo, la cosa funziona, e mi dà morale. Dopo qualche menata di rito (moduli da riempire, etc.) mi viene assegnata la mia cassettina, dove riceverò la posta cartacea, apertura a combinazione, stile cassaforte e la chiave del mio ufficio, dove avrò un tavolo insieme ad altri insegnanti. Geniale. Dopo vado in un altro edificio a fare altri moduli, e infine in banca, dove dopo due ore e mezzo di attesa, riesco finalmente ad aprire il conto corrente dove in teoria mi pagheranno. Nel frattempo vengo a sapere che devo cacare 690$ di tassa di istruzione, anche se non sono obbligato a frequentare niente, ovviamente visto che pago lo farò, e sono riuscito a farmi iscrivere ad un corso di spagnolo per High beginners: high lo sono, beginner pure, a posto! Oggi sono tornato al campus, ma stavolta in bicicletta: armato di lucchetto (anche lui a combinazione -personalizzata-) e cartina mi avvio. A un certo punto scopro che posso tagliare per il bosco, vai! Detto fatto e a parte i ponti di legno ghiacciati (stanotte sotto zero) e la scocciatura di scendere e risalire spesso di sella, devo dire che è proprio bello, e la cosa strana è che è un bosco vero e proprio, da cui non si vedono le strade che si hanno intorno, case, o altro, tanto è vero che a un certo punto ho avuto paura di essermi perso. Garantitomi la dose quotidiana di sudore e puzzo, sono arrivato. Oggi ho fatto l'assicurazione (tramite l'università) e l'email dell'università, che mi serve anche per accedere ai dati dei miei corsi, agli studenti, alle loro foto, etc, ho guardato le aule dove sarò, e ho iniziato a preparare le lezioni di domani. In un aula sono rimasto esterrefatto: ho il pc nella cattedra, e dal monitor con tocco sullo schermo comando il lettore dvd, il videoregistratore, le luci, la lavagna elettronica che è una telecamera dal soffitto, etc. Appena scelgo qualcuno di questi automaticamente si abbassano le luci, si abbassano le tendine e scende lo sfondo bianco dove viene proiettato il tutto. Ovviamente c'è anche la connessione a internet, possibilità di zoommare, fare il caffè, etc. etc. etc. Incredibile. Alla fine sono stato al campus fino alle 18, e a casa dovevo comunque finire di fare delle cose. Ora vado a dormire, visto che domani alle 8 si comincia (sveglia alle 6), e un po' di cagotto non manca... Non può mancare la foto di rito...
Pubblicato da Metello alle 4:17 AM 3 commenti
martedì, gennaio 09, 2007
Capitolo 1: Falsa partenza, partenza, arrivo.
Premessa: non so da dove cominciare, non so bene che stile vorrei dare, divertente, dettagliato, sostanzialmente non so un cazzo. Morale della favole scriverò come mi viene, se vi piace bene, se vi annoiate mi dispiace; farò il possibile. Come forse alcuni di voi sanno, non sono partito il 4 gennaio, perchè una volta arrivato in aeroporto ho saputo che l'aereo da Francoforte aveva un forte ritardo, quindi mi hanno dovuto spostare il biglietto al giorno dopo, altrimenti avrei peso la coincidenza. E' stato strano rimanere un giorno in più quando con la testa ero già in viaggio, ma decisamente piacevole. Ho potuto accompagnare Marilena a comprare il portatile nuovo, ed in parte ha un po' stemperato la tensione che c'era prima della partenza. Il giorno dopo invece tutto regolare, partenza, cambio a Monaco, cambio a Washington, e poi dritti su Raleigh. Fortunatamente nessun problema di sorta, nessun ritardo, nessuna menata alla dogana. Sono arrivato a casa alle 19 locali, 6 ore indietro rispetto all'Italia, quindi alle vostre 1. Devo ammettere che sulle prime, quando ho visto la camera ci sono rimasto abbastanza di merda. Praticamente è una veranda (tre finestre che danno sull'esterno), riadattata a camera, non troppo grande, con l'armadio costituito da un'asta attaccata al muro (quindi polvere portami via), e una serie di cassette di plastica trasparenti stile Ikea. Sono andato a letto abbastanza giù di morale, per più motivi, ma prima per fortuna è passato a salutarmi il mio amico americano Jacob, così ho potuto fare due chiacchere, sfoghicchiarmi un po', sentirmi un po' meno solo. Devo ammettere che il giorno dopo, a freddo, e senza tutta la stanchezza del viaggio, le cose hanno assunto una piega un po' diversa. Mi sono guardato intorno, ho iniziato a vedere anche le cose positive, e non solo quelle negative della situazione, cercando di capire cosa potevo fare nella stanza. Ho parlato con il padrone di casa , e devo dire che la sua disponibilità e gentilezza ha avuto un ruolo determinante nel mio umore. Non che avessi grossi margini di ripensamento (avevo già lasciato un deposito di 490$), ma qualche momento il dubbio di aver fatto una cazzata si stava insinuando. La stanza ha le sue pecche, come già detto, ma anche le sue cose positive, ed in fondo avere un posto un po' bruttino, oltre che non essere poi così problematico per 4 mesi, è anche una sorta di sfida nell'arredarla, per renderla più piacevole. Le altre stanze sono molto più belle, ma in un certo senso più “anonime”, nella loro perfezione americana. Questa fa cacare, ma tra un po' farà un po' meno cacare, e sarò io il responsabile di ciò (buah buah buah, risata satanica). Il primo giorno se n'è andato così via velocemente, tra qualche vestito messo via, qualche idea sul da farsi, un pranzo con padrone (che, da amante di vini, ha aperto un banale chianti classico e l'ha messo nel decanteur nonostante fosse del 2005 o 2006, per poi sorseggiarlo come fosse un Barolo...anche ovviamente apprezzo il gesto...) e coinquilini con la vecchia aglio, olio e peperoncino, e poco di più... A proposito del gesto....lo si apprezza anche perchè in mattinata ho fatto la mia prima spesa al supermercato, e i prezzi dei vini sono allucinanti (10-15$). Lo shock generale anche lì comunque è stato notevole, e non posso negare di essermi chiesto dove cazzo fossi finito, dopo aver visto il famosissimo Salame di Genova (???), la mozzarella a fette da mettere nei sandwich, la mozzarella in buste senz'acqua (praticamente delle palle bianche avvolte dalla plastica), altre diverse chicche che spero potrò documentare presto. Vorrei dire altro, ma mi rendo conto che sono già stato fin troppo lungo e palloso. La cosa strana è che prima di partire pensavo avrei scritto email a destra e a manca e post su post, fotografie, etc., e invece mi scopro con non molto tempo libero...almeno per ora. Salumi e baci. A grande richiesta ecco le foto della casa
Pubblicato da Metello alle 4:20 AM 3 commenti
lunedì, gennaio 01, 2007
Accordo antiterrorismo tra Usa e Ue: "Accesso a e-mail e carte di credito"
Il Daily Telegraph svela i termini di un patto con i servizi segreti americani. Controllati i passeggeri europei diretti oltreOceano. "E' la rinuncia ai diritti delle persone". I servizi segreti americani potranno mettere il naso nelle e-mail e nelle transazioni delle carte di credito dei passeggeri europei che vanno negli Stati Uniti. Il Daily Telegraph svela i termini di un accordo antiterrorismo siglato tra gli Usa e l'Unione europea. Fornendo il numero di carta di credito (FATTO) e l'e-mail alla compagnia aerea (FATTO), il passeggero aprirà di fatto i propri dati personali alle autorità americane, che potranno vedere tutte le transazioni o i messaggi, anche non relativi al viaggio. Ragazzi occhio a quello che mi scrivete...specialmente quel bolscevico cubano del Pando... ;-) E intanto siamo a -2...
Pubblicato da Metello alle 6:12 PM 1 commenti