Ci son quei giorni in cui tutto sembra una merda, anzi, in cui si ha l'assoluta certezza che tutto *è* una merda: oggi, dopo le 5 è diventato un giorno così. Non mi chiedete perchè, tanto non lo so neanche io. Forse sono solo stanco, sono stati 10 giorni in cui l'alcool è scorso a fiumi, culminando con l'ultima notte, con rientro a casa verso le 5 di mattina, o forse mi sono rotto i coglioni di studiare, o forse mi sono rotto le palle di stare qui da solo, senza grande profondità di rapporti. Le cose da fare non mi mancano, anzi, eppure quando capitano queste giornate mi sembra che, in fondo, siano tutte cazzate, e mi sembra di stare di fronte a un grande vuoto. Una cosa è certa: qua il mio tempo è giunto al capolinea. Dal primo semestre, le cose sono andate sempre più deteriorandosi, al venir meno delle stronzate da studente erasmus non sono corriposti rapporti più belli, più profondi, più interessanti. Ho conosciuto e sto conoscendo tante persone, ma è veramente difficile andare oltre quella crosta sottile di cordiale formalità. Nel frattempo chi ha deciso di studiare qua ha messo le radici. O si è messo a studiare sul serio, perchè qua ci vuol rimanere a vivere, o si è trovato un compagno/compagna. Per carità, non c'è niente di male, anzi, penso sia la normalità che sia così, ma non è più com'era prima, o come lo vivevo prima, e questo è un fatto. Non lo so, sento un guazzabuglio non troppo piacevole di pensieri e sensazioni di cui questo post così confusionario mi sembra la miglior copia.
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3 commenti:
Ne potremmo parlare a lungo, senza mai arrivare a una conclusione. Qualcuno direbbe che è l'età, qualcuno il Caso, qualcuno che siamo noi stessi ..
Io non saprei che dire, starei in silenzio, ma in silenzio ti sono vicino in questo momento in cui bisogna guardarsi dentro per trovare nuovi stimoli e pensare che in fondo - CAZZO - la vita è veramente bella..
(o almeno così sembra a volte)
anche a me non pare tanto "confusionario"... che dire. non è facile a volte. ma è così dappertutto, a volte.
purtroppo.
:)
dancin' fool
Boh :-)
Alla fine molte cose sono abbastanza normali, fisiologiche, e c'è poco da farci. Ma un conto è pensarlo, un altro viverlo, magari con un diverso ricordo "dei tempi che furono". E poichè uno non vuol vivere nel passato, a volte scoccia accettare che ormai sono andati. O forse, come dice Daniele e col quale sono d'accordo, c'è qualcosa alla radice da investigare, ovvero, conoscersci meglio.
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