In questo periodo mi sembra grigio, e non di un grigio improvviso (anche se per come sono io, che generalmente cerco di sorridere e vedere tutto rose e fiori in fondo lo e'), ma di un grigio costante, grigio ieri, grigio oggi, grigio domani. Ovviamente e' una questione di dove si situa il punto di osservazione. So che passera', ma intanto continua il mio stato di scoglionamento (Cfr. Freud). Tristemente, anche se forse fisiologicamente, mi sembra di non aver creato rapporti degni di questo nome su questa terra, di non aver incontrato persone con cui ci si capisce al volo, e forse con cui si ha anche voglia di capirsi, di scoprirsi, di andare oltre. Nessun rapporto si e' veramente acceso, si "vivacchia", senza mai andare oltre, ed a volte non e' simpatico avere la sensazione di essere piu' o meno indifferenti alle persone; anche se con diverse sfumature, ci mancherebbe. Anche col mio coinquilino, seppure le cose vadano bene, sia una persona in gamba, e generalmente abbastanza attenta, a volte mi cascano le braccia. Speravo che il rapporto ingranasse di piu', che si instaurasse piu' complicita', e invece alla fine mi sono trovato piu' a mio agio con altre persone. Forse e' normale che sia cosi', specialmente con la persona con cui si vive insieme tante ore al giorno, forse no. Boh. E poi questa mania di giudicare che hanno tutti io proprio non la sopporto. Giudichiamo tutti, prima o poi, in un modo o nell'altro, giudichiamo e scegliamo, tutti i giorni. Pero' c'e' modo e modo di giudicare, e a volte questo astio verso il prossimo, questo prendere per i fondelli chi e' diverso da noi, o chi in qualche modo e' meno fortunato, o piu' goffo, lo trovo veramente insopportabile.
martedì, ottobre 28, 2008
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