Oggi è una giornata triste. E' iniziata triste quando stamani alle 10 ho iniziato a vedere gli exit polls, come sia finita non c'è neanche bisogno che lo dica. Giorni fa gli studenti mi chiedevano se in Italia usiamo molto youtube, e se i politici lo usano. Avrei voluto ridergli in faccia, amaramente. Mi sono limitato a ridere dentro di me, pur sempre con amarezza. Gli americani hanno i loro difetti, ma anche i loro pregi. In giornate come queste, mi viene da pensare che noi italiani, invece, abbiamo solo difetti. Lo dico irrazionalmente, ingiustificatamente, emotivamente, e non mi interessa molto. Non è questione di colore politico, o di idee, questo è il sale della democrazia. E' una questione di stile. E per chi ha la memoria corta, chi non ricorda le figure di merda fatte in passato (giusto quelle che mi vengono al volo: la società occidentale è superiore a quella islamica, un parlamentare tedesco definito un kapò, il "filosofo" Buttiglione (UDC) rifiutato come commissario europeo...) basta ricordare quelle recenti di neanche due settimane. Come si fa a votare chi ha minacciato l'uso dei fucili se non venivano cambiate le schede elettorali? Come si fa a votare chi ha definito Mangano un eroe, un santo? Chi sbaglia paga, ed è giusto che paghi (e mi riferisco alla sinistra). Ma agli italiani cosa devono fare per fargli capire chi stanno realmente votando? E' necessaria un'altra dittatura? Almeno dopo la guerra civile staremmo tranquilli per 15 anni, primo che il ciclo ricominci...
martedì, aprile 15, 2008
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2 commenti:
quello che mi rimbomba nella testa in queste ore è: cosa dobbiamo fare?
buona lontananza
Bravo Mete, ce l'hai fatta a dire qualcosa di non banale su queste elezioni .. io sono ancora alla fase silenzio ..
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