...non ho molto da dire, da scrivere, e neanche troppa voglia di farlo. Non che abbia molto tempo per farlo ad essere abbastanza onesto. Il tempo che passo sui libri, con quello che passo davanti al computer per studio o per piacere, è già fin troppo, e visto che sono già sufficientemente compulsivo con internet, se ci sto un pò meno anziché un pò di più è tutto tempo guadagnato. Constatazione stupida e fulminea: sarà strano rileggere questo blog a ritroso quando rientrerò a maggio, e probabilmente mi pentirò di non aver scritto di più, ma tant'è. L'occasione per cui mi rimetto alla tastiera è il seguente dialogo, accadutomi domenica scorsa. - Vuoi una medicina? - [io] Certo! Cos'hai da offrire? - Advil? [un antidolorifico] - [io] certo, perché no... - [si allontana per andare a prenderlo] - [io - che non avevo capito che prima non stava affatto scherzando] ma che fai!? lo prendi davvero? - Beh sì, mi fanno male le caviglie... [il pomeriggio avevamo giocato a calcio dopo molto tempo] - E TI PRENDI UN ANTIDOLORIFICO PER UN PÒ DI MALE ALLE CAVIGLIE!? Ecco, questa è una spia abbastanza chiara del rapporto che alcuni americani hanno con le medicine, con gli antidolorifici in particolare. A me sembra un pò allucinante, ma forse sono troppo retrogrado italiano, e sono rimasto alla sempiterna maglietta della salute della mamma.
mercoledì, febbraio 11, 2009
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1 commento:
non sei tu retrogrado, sono loro addicted!!
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