Dire che tra l'Italia e gli Stati Uniti ci sono molte differenze, di fatto, equivale a tirare una bomba atomica sulla croce rossa. In fondo, ci sono anche molte differenze a favore dell'Italia, ancora per poco, sempre meno, ma ci sono. Leggere un commento così raffinato e intellettuale dal capogruppo del PdL al senato mi ha riportato subito alla mente un passaggio del discorso di Obama, appena eletto presidente. Un passaggio che la dice sulla maturità della classe politica americana rispetto a quella italiana. Avranno i loro limiti e i loro difetti (chi non ne ha), ma mi pare che almeno sotto certi punti di vista ci siano avanti di anni luce. E chissà che forse, un giorno, in una galassia lontana lontana... I passaggi in particolare sono due: 1. "I just received a very gracious call from Senator McCain. He fought long and hard in this campaign, and he's fought even longer and harder for the country he loves. He has endured sacrifices for America that most of us cannot begin to imagine, and we are better off for the service rendered by this brave and selfless leader. I congratulate him and Governor Palin for all they have achieved, and I look forward to working with them to renew this nation's promise in the months ahead." e in particolare 2. "And to those Americans whose support I have yet to earn, I may not have won your vote tonight, but I hear your voices. I need your help. And I will be your president, too."
sabato, novembre 15, 2008
martedì, novembre 04, 2008
Election Day
Oggi e' un grande giorno per gli Stati Uniti, che con queste elezioni decideranno chi li governera' i prossimi 4 anni. E' un giorno bifronte, puo' essere veramente una giornata storica, da un punto di vista storico e simbolico, o un giorno di merda. Oramai i sondaggi ci/gli hanno insegnato di non dire gatto finche' non l'hai nel sacco, ma forse c'e' speranza. Sono veramente grato di poter essere qui in questo momento, penso sia veramente un privilegio. Mi sono goduto tutti i dibattiti, cosi' come lo spirito che serpeggia per le strade. Non era inizialmente del tutto convinto di Obama, anche se in realta' non conosco cosi' bene i suoi piani, ma devo dire che i dibattiti mi hanno veramente sedotto. Mi ha fatto veramente un'ottima impressione, l'impressione di una persona pacata ma determinata, in un certo senso serena, come sembrano irradiare i suoi sorrisi, che come mi suggeriva un amico, non ti sibilano una nascosta strategia politica, ma piuttosto una solare sincerita'. Del resto mi sono piaciute moltissimo anche le sue parole sulla nonna che gli e' morta ieri, e che era recentemente andato a trovare durante la campagna elettorale. Parole semplici, ma dirette. E' forse proprio per questo che ce la puo' fare: sebbene non si sia scrollato del tutto la tipica aurea snob dei democratici, e' comunque molto piu' diretto e chiaro. Il North Carolina e' tradizionalmente uno stato repubblicano, invece, forse stavolta e' veramente "time for change" anche qui. Anzi, direi che e' addirittura uno stato strategico, come altri della east coast del resto. La battaglia e' soprattutto qui. La west coast e' perlopiu' democratica, la fascia centrale degli Stati Uniti perlopiu' repubblicana, quindi e' qui che si potra' fare veramente la differenza. E' molto bello vedere l'entusiasmo con cui le persone stanno vivendo questo evento, ed infatti stasera ci sara' una serata "sociale": tutti al bar con la birra in mano per assistere allo spoglio dei voti. Comunque vada, ci sara' una buona occasione per bere o per dimenticare. Molti promettono bagordi in caso di vittoria, io purtroppo non potro' unirmi perche' domattina insegno alle 10, ma mi difendero' come meglio posso.
Pubblicato da Metello alle 7:15 PM 0 commenti