bene bene,
il Lello si butta sull'impegnato. io penso alle vacanze.
Il viaggio in bici in Montenegro (2-11 agosto) è entrato nella sua fase preparatoria.
predisporre la bici, verificare di avere tutto il materiale.
spero di scrivervi presto da un internet point di Kotor.
buone vacanze a tutti
domenica, luglio 29, 2007
Un viaggio in bici
Pubblicato da ciccio u'bares alle 12:25 PM 0 commenti
venerdì, luglio 27, 2007
Un altro 11 settembre
Di Giacomo Franciosi Salvador Allende Gossens (26 luglio 1908 – 11 settembre 1973) Presidente democraticamente eletto del Cile dal 1970 venne destituito in un tragico 11 settembre (data che diverrà un incubo per la democrazia) per opera di un colpo di stato della destra nazionalista sotto l’abile regia degli Stati Uniti. Nato a Valparaiso, (Cile), Allende fu tra i fondatori del Partito Socialista Cileno nel 1933 per il quale ricoprì cariche come ministro in vari governi e come Presidente del Senato Cileno. Alla sua quarta elezione Presidenziale nel 1970, ottenne il primo posto al voto con UP (Unidad Popolar, una coalizione di socialisti, comunisti, radicali, e cattolici di sinistra), ma non ottenendo il 50% dei voti (prese il 36,3% dei suffragi) la decisione di una sua eventuale ascesa alla presidenza veniva rimandata al parere del Congresso che si trovò a scegliere tra lui e il secondo più votato, Jorge Alessandri. La scelta di Allende accese i riflettori del mondo sul Cile, per la prima volta un marxista può diventare capo di un governo nell'emisfero Ovest grazie a una vittoria elettorale e non a una insurrezione armata. Da Roma e da Parigi, capitali del marxismo occidentale, arrivano a Santiago del Cile legioni di giornalisti, analisti politici, semplici militanti ansiosi di capire come si reagirà all'inedita formula cilena. Fra questi giornalisti, inviato del Corriere della Sera c'era Goffredo Parise (1). E' una vittoria che allarma gli Stati Uniti e gli stati più ricchi della popolazione. Una volta eletto, la CIA ( Central Intelligence Agency, l’agenzia di spionaggio per l'estero degli Stati Uniti d'America.) condusse operazioni di propaganda per incitare l'ex Presidente democristiano del Cile Frei a bloccare la ratifica di Allende come Presidente da parte del Congresso. Secondo la tradizione, il Congresso, controllato dai Cristiano Democratici, si supponeva avrebbe ratificato la sua vittoria; ma, contrariamente a questo principio storico, essi prima forzarono Allende a firmare uno Statuto di Garanzie Costituzionali poi gli consentirono l’insediamento. La promessa di Allende è di una marcia verso “il socialismo nelle libertà”, il suo programma di riforme è vasto; nazionalizzazione delle banche, inizio della riforma agraria, espropriazione del capitale straniero( in primo luogo statunitense) proprietario delle miniere. Il gesto che Allende compie è estremamente coraggioso e nessuno prima di lui se ne assunse la responsabilità, nazionalizzare la massima ricchezza del paese, il rame; sino a quel momento sotto controllo di società statunitensi, in particolare dalla Kennecott e dall’Anaconda. ( (2) - un estratto del decreto del 28 settembre 1971, con cui Allende ribassò l'indenizzo alle compagnie americane) Gesto che gli scatenò contro l’ostilità implacabile e furibonda del grande capitale americano. Nel corso del 1972-73 l’economia peggiora rapidamente: gli Stati Uniti fanno crollare il prezzo del rame per danneggiare le esportazioni cilene, uno sciopero dei camionisti getta il paese nel caos, alta inflazione, carenza di cibo, eventi che inducono i circoli politici della destra a decidere di intraprendere la via della forza per riportare il Paese verso l'“ordine”. Nell’agosto del 1973 Augusto Pinochet Ugarte viene nominato capo di stato maggiore dopo le dimissioni di Prats a seguito di contrasti all’interno delle forze armate. Allende dichiara pubblicamente la propria fiducia nei confronti di Pinochet. Intanto, per aumentare il clima di allarme sociale la destra orchestra da settimane azioni violente portate avanti da forze paramilitari, alle quali UP risponde con manifestazioni di piazza. L’11 settembre 1973 accade quello che ormai era nell’aria. Le forze armate dichiarano illegittimo il governo Allende e decidono di prendere il potere, il “presidente” rifiuta la proposta di salvacondotto offerta dai militari e si rifugia con i suoi fedelissimi all’interno della Moneda. I golpisti prima presidiano con i carriarmati le strade e circondano il palazzo presidenziale tentando di stanare i rifugiati.... 9:10 A.M. Seguramente ésta será la última oportunidad en que pueda dirigirme a ustedes. La Fuerza Aérea ha bombardeado las torres de Radio Postales y Radio Corporación. Mis palabras no tienen amargura sino decepción Que sean ellas el castigo moral para los que han traicionado el juramento que hicieron: soldados de Chile, comandantes en jefe titulares, el almirante Merino, que se ha autodesignado comandante de la Armada, más el señor Mendoza, general rastrero que sólo ayer manifestara su fidelidad y lealtad al Gobierno, y que también se ha autodenominado Director General de carabineros. Ante estos hechos sólo me cabe decir a los trabajadores: ¡Yo no voy a renunciar! Colocado en un tránsito histórico, pagaré con mi vida la lealtad del pueblo. Y les digo que tengo la certeza de que la semilla que hemos entregado a la conciencia digna de miles y miles de chilenos, no podrá ser segada definitivamente. Tienen la fuerza, podrán avasallarnos, pero no se detienen los procesos sociales ni con el crimen ni con la fuerza. La historia es nuestra y la hacen los pueblos. Trabajadores de mi Patria: quiero agradecerles la lealtad que siempre tuvieron, la confianza que depositaron en un hombre que sólo fue intérprete de grandes anhelos de justicia, que empeñó su palabra en que respetaría la Constitución y la ley, y así lo hizo. En este momento definitivo, el último en que yo pueda dirigirme a ustedes, quiero que aprovechen la lección: el capital foráneo, el imperialismo, unidos a la reacción, creó el clima para que las Fuerzas Armadas rompieran su tradición, la que les enseñara el general Schneider y reafirmara el comandante Araya, víctimas del mismo sector social que hoy estará en sus casas esperando con mano ajena reconquistar el poder para seguir defendiendo sus granjerías y sus privilegios. Me dirijo, sobre todo, a la modesta mujer de nuestra tierra, a la campesina que creyó en nosotros, a la abuela que trabajó más, a la madre que supo de nuestra preocupación por los niños. Me dirijo a los profesionales de la Patria, a los profesionales patriotas que siguieron trabajando contra la sedición auspiciada por los colegios profesionales, colegios de clases para defender también las ventajas de una sociedad capitalista de unos pocos. Me dirijo a la juventud, a aquellos que cantaron y entregaron su alegría y su espíritu de lucha. Me dirijo al hombre de Chile, al obrero, al campesino, al intelectual, a aquellos que serán perseguidos, porque en nuestro país el fascismo ya estuvo hace muchas horas presente; en los atentados terroristas, volando los puentes, cortando las vías férreas, destruyendo lo oleoductos y los gaseoductos, frente al silencio de quienes tenían la obligación de proceder. Estaban comprometidos. La historia los juzgará. Seguramente Radio Magallanes será acallada y el metal tranquilo de mi voz ya no llegará a ustedes. No importa. La seguirán oyendo. Siempre estaré junto a ustedes. Por lo menos mi recuerdo será el de un hombre digno que fue leal con la Patria. El pueblo debe defenderse, pero no sacrificarse. El pueblo no debe dejarse arrasar ni acribillar, pero tampoco puede humillarse. Trabajadores de mi Patria, tengo fe en Chile y su destino. Superarán otros hombres este momento gris y amargo en el que la traición pretende imponerse. Sigan ustedes sabiendo que, mucho más temprano que tarde, de nuevo se abrirán las grandes alamedas por donde pase el hombre libre, para construir una sociedad mejor. ¡Viva Chile! ¡Viva el pueblo! ¡Vivan los trabajadores! Estas son mis últimas palabras y tengo la certeza de que mi sacrificio no será en vano, tengo la certeza de que, por lo menos, será una lección moral que castigará la felonía, la cobardía y la traición.
Pubblicato da Metello alle 8:27 PM 1 commenti
mercoledì, luglio 25, 2007
Un pò di date (per chi è interessato)
Chi non è interessato ai miei prossimi spostamenti può smettere di leggere QUI. Se stai ancora leggendo hai qualche problema, ma continuiamo. Visto che in molti mi chiedono quando parto, ecco un riassunto dei miei prossimi movimenti: Dal 2 agosto al 12 agosto -> sarò in Puglia con Marilena dal 13 agosto al 15 agosto -> sarò a Firenze Il 16 agosto -> PARTENZA PER GLI STATI UNITI
Pubblicato da Metello alle 6:59 PM 1 commenti
venerdì, luglio 20, 2007
Conosci Victor Jara?
Sono passati diversi anni da quando ho ricevuto in regalo questo Cd in cui Daniele Sepe rivisita alcune canzoni di Victor Jara e non. Devo ammettere che ci ho messo del tempo a capirlo, ed anzi, all'inizio non mi piaceva proprio, ora invece è uno dei miei album preferiti, per musica, testi, impegno politico, quello di Victor Jara e quello di Sepe, che cercato di dare voce a questo personaggio, barbaramente torturato dal regime di Pinochet. Te recuerdo Amanda la calle mojada corriendo a la fábrica donde trabajaba Manuel. La sonrisa ancha la lluvia en el pelo no importaba nada ibas a encontrarte con él con él, con él, con él son cinco minutos la vida es eterna en cinco minutos suena la sirena de vuelta al trabajo y tu caminando lo iluminas todo los cinco minutos te hacen florecer. Te recuerdo Amanda la calle mojada corriendo a la fabrica donde trabajaba Manuel. La sonrisa ancha la lluvia en el pelo no importaba nada ibas a encontrarte con él con él, con él, con él que partió a la sierra que nunca hizo daño que partió a la sierra y en cinco minutos quedó destrozado suena la sirena de vuelta al trabajo muchos no volvieron tampoco Manuel. Te recuerdo Amanda la calle mojada corriendo a la fábrica donde trabajaba Manuel.
Pubblicato da Metello alle 3:10 PM 0 commenti
Etichette: Canzoni
venerdì, luglio 13, 2007
La storia di Gramos
Questo che segue è il primo post dedicato alla storia di Gramos da un vecchio amico, Morgan Palmas. Morgan cerca di aiutare questo bimbo da una situazione difficile e sfortunata. Vi rimando, oltre che a questo post, al suo blog, dove potete trovare anche l'evolversi della situazione. Ancora non ho pensato a niente, ma mi industrierò anch'io per fare qualcosa nel mio piccolo... sabato 30 giugno 2007 Aiutiamo tutti assieme il bambino Gramos! Ho bisogno del vostro aiuto cari blogger! Concedetemi due minuti. Gramos Gashi è un bimbo kosovaro di 11 anni che nel 1999 è giunto in Italia con un volo militare nella speranza di capire la ragione del suo corpicino malato: gravi problemi renali ed epatici, rarissima malattia metabolica: la tirosinemia. La cura continua che Gramos deve affrontare comporta una dieta a basso contenuto di proteine, una somministrazione di vitamina D e soluzioni di sali minerali contenenti calcio e fosforo, e un farmaco peculiare prodotto a Parigi dalla ORPHAN che ha un costo elevatissimo. In un anno solare v’è la necessità di circa 22.000 euro per le cure e soprattutto per non lasciare Gramos con la quasi certezza di una degenerazione cancerosa del fegato, oltre ad un grave danno renale che lo porterebbe al rachitismo. Gramos ha bisogno del nostro aiuto per vivere sereno, molti si stanno industriando per aiutarlo, facciamo sentire anche la nostra voce. Le donazioni saranno gestite dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Chi si occupa di questo caso è l’Associazione S.o.S. Infanzia nel Mondo Onlus, Via Stazzo Quadro, 52, 00060, Riano (Roma). Chi volesse fare una donazione: c/c bancario 3383/85 Banca di Credito Cooperativo di Riano – abi 8787 cab 39350 cin X. Ricordate la causale: PRO GRAMOS. Se volete maggiori informazioni per la trasparenza o solo per conoscere meglio la storia di Gramos chiamate Miriam (349.1953550) o Antonella (333.9382824) oppure scrivete a: sosinfanzianelmondo@tiscali.it. Vi chiedo di riservare un piccolo spazio in un vostro post per diffondere la notizia, Gramos ha bisogno del nostro aiuto. Vi ringrazio per la collaborazione. Questo caso lo abbiamo conosciuto ieri sera alla prima Notte Bianca della Solidarietà, della quale vi parlerò domani. Pubblicato da Morgan a 13.56
Pubblicato da Metello alle 8:02 PM 0 commenti
martedì, luglio 03, 2007
Un programma che salva tutte le password
Si chiama keepass, è entrato nel mio Pc la primavera scorsa, proprio nel momento in cui più ne avevo bisogno. Ogni sito vi chiede una password a modo suo, di 7 caratteri, con un simbolo, con un simbolo e un numero, e io tra campus, home banking, e cose varie cominciavo a non capirci più nulla, senza considerare che uno si deve ricordare anche delle username. Keepass è un programma che memorizza tutte le vostre password e usernames, si deve decidere una password di entrata nel programma, più è lunga e complicata e meglio è, dopodichè si entra in una schermata attraverso si può inserire tutte le username e password che si desidera. Risalire alle password è facile, la sicurezza è garantita da: 1)la password iniziale 2) le password vengono comunque nascoste dalle stellette In pratica, non si deve rileggerà la password inserita, ma sarà necessario fare copia e incolla dal programma al sito dove è necessaria la password. La frase da incollare resterà tra gli appunti solo per dieci secondi circa. Lo si scarica qui
Scommetti su Betclic. 20 Euro rimborsati INTERAMENTE per la 1a scommessa
Pubblicato da Metello alle 9:47 PM 1 commenti
Etichette: Il mio computer