Allora, avvenimenti degni di nota degli ultimi sette giorni. Mercoledì scorso sono stato in ambasciata u.s.a, appuntamento ore 8:30, appello individuale, vari personaggi sparsi, dal riccastro che vuole farsi il viaggio negli states, all'immigrato che probabilmente ha il sogno e il mito americano. Le trafile sono andate tutte bene, alla fine sono stati paranoici prima, tra moduli e cazzate varie, ma l'intervista col vice-console è stata una cazzata, quasi non ci credevo (ah....mi hanno preso le impronte digitali, sono fottuto!). Lunedì, cioè ieri, ho finalmente acquistato il biglietto aereo, alla modica cifra di 812 Pleuri. Partenza 4 gennaio, scalo a Francoforte prima, a Washington poi, infine a Raleigh, a circa 30 minuti da dov'è il Campus. Il ritorno sarà (ahimè) il 18 maggio. Per chi si chiede dove cazzo vado, visto che fino a ora non avevo un riferimento molto preciso, visto che vicino all'università non ci sono città particolarmente grandi, la risposta è: a tre ore da Charlotte, North Carolina. (Questa sulla carta la trovate). Martedì, cioè oggi, ho finito "Per chi suona la campana", libro veramente notevole. E' stato bello ricordarsi com'è leggere un libro quando non riesci a smettere di leggere, e te lo devi portare dietro ovunque, al cesso (scontato), a pranzo e a cena (pericoloso quando si mangia roba che schizza ovunque), a lavoro (quando avresti altro da fare nelle pause). Direi che si procederà con "Addio alle armi", se ce l'ho in casa, o con qualcos'altro. Penso che farò l'esame di latino, ma a questo punto dopo il ritorno dall'America, invece sto per iniziare a studiare delle cosette freak applicate all'insegnamento delle lingue straniere che mi sfagiolano abbastanza. Altre cose particolari non ce ne sono, a parte il fatto che questo fine settimana vado con Marilena a Roma, da venerdi sera a lunedi notte. Statemi bene. Metello
martedì, ottobre 17, 2006
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